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Norme redazionali

Potete scaricare alla fine di questa pagina le norme redazionali.

Per le sezioni Essays e Readings i contributi sono selezionati con apposita call e valutati tramite procedura di peer review. I contributi dovranno avere una lunghezza compresa tra min 30.000 e max 40.000 battute per la sezione Essays e min 15.000 e max 25.000 battute per la sezione Readings (spazi e note incluse).

Il testo va redatto in carattere Garamond 12.

Qualora si intenda interrompere una riga, non inserire manualmente alcun rientro o spaziatura a inizio del successivo paragrafo.

1. Composizione dell’articolo

  • Nome e cognome autore
  • Titolo (in grassetto)
  • ABSTRACT in inglese (max 500 caratteri)
  • Keywords in inglese (5)
  • Eventuali eserghi vanno redatti in corsivo, precisando in tondo nome (per esteso) e cognome dell’autore citato.
  • Eventuali paragrafi devono essere numerati e titolati, titolo e numero in tondo e in grassetto. Es.: 1. Antigone lotta

2. Note, citazioni, indici e rinvii bibliografici

I TITOLI di libri, film, opere pittoriche, teatrali, ecc. vanno in corsivo. Il corsivo si utilizza anche per dare risalto particolare ad alcuni termini. I titoli delle riviste vanno invece fra «caporali».

I termini in senso traslato o enfatizzato vanno tra apici doppi. Es.: È un “mostruoso” ibrido.

Le NOTE vanno a piè di pagina e non alla fine del documento, in Garamond 10, ordinate secondo progressione numerica crescente (1, 2, 3).

Il numero di nota deve essere sempre interno alla punteggiatura e in apice.

Le CITAZIONI verranno inserite nel testo tra “virgolette/apici doppi”, nel caso siano inferiori alle 3 righe, mentre verranno trascritte nel testo senza virgolette “…”, in un corpo inferiore di un punto quello del testo, staccate sopra e sotto di una riga senza rientro, se superiori alle 3 righe.

Le citazioni all’interno di citazioni inferiori alle 3 righe andranno tra apici singoli dentro apici doppi. Es.: “Lei disse ‘Ho finito’ e se ne andò”, mentre andranno tra apici doppi le citazioni all’interno di citazioni superiori alle 3 righe.

Se i termini in senso traslato o enfatizzato si trovano all’interno di citazioni inferiori alle 3 righe andranno tra apici singoli. Es.: “respingere il pregiudizio che rende l’amore, l’odio e la collera delle ‘realtà interne’ accessibili a un solo testimone”, diversamente, come detto, andranno tra apici doppi.

Nel testo, i RINVII BIBLIOGRAFICI andranno indicati, secondo lo schema “autore-data”, seguendo la seguente sintassi:

(Cognome dell’autore, Anno di pubblicazione); qualora il rinvio sia a un testo nel suo complesso; oppure: (Cognome dell’autore, Anno di pubblicazione, “p.” oppure “pp.”):
Esempio del primo caso: (Agamben, 1995)
Esempio del secondo caso: (Agamben, 1995, p. 12) (Agamben, 1995, pp. 15-16)
Se gli autori sono più di uno, i loro cognomi verranno separati da una virgola se due: (Deleuze, Guattari, 1972) (Deleuze, Guattari, 1972, pp. 120-121); se più di due, il nome del primo autore verrà seguito da et al. (Easterday et al., 1977).

Il sistema autore-data è una notazione convenzionale che viene utilizzata anche nel caso di testi in lingua straniera di cui esista una traduzione nella lingua dello scrivente. La data da indicare nel rinvio sarà sempre quella dell’edizione cui si fa riferimento (quella effettivamente consultata), che sia in originale o in traduzione. I rinvii a pagine specifiche saranno indicati secondo i medesimi criteri, richiamando le pagine dell’edizione consultata. Nella bibliografia generale verrà indicata l’edizione consultata (originale o traduzione). Se viene citata la traduzione, bisogna sempre fare seguire i dati bibliografici dell’edizione consultata dai dati dell’edizione originale.
Es. di citazione nel corpo del testo:

Proprio questa natura reale (pulsionale) dell’oggetto fantasmatico può far dire a Kafka che i fantasmi delle lettere sono dunque spiriti reali, che “non hanno solo il lenzuolo sopra la testa” (Kafka, 2015, p. 196). → la pagina in questo caso è quella della traduzione italiana del 2015, edizione consultata dall’autore.

Es. di rimando nella bibliografia generale a fine articolo:

Kafka, F., 2015, Lettere a Milena, traduzione di Ervino Porcar, Milano, Mondadori; ed. or. 1952, Briefe an Milena, Frankfurt a. M., S. Fischer.

Le citazioni verranno inserite nella lingua dello scrivente, il quale, in assenza di edizioni di riferimento in traduzione, dovrà inserire nei rinvii bibliografici la dicitura: trad. mia.

• Qualora si citi o si faccia riferimento più volte alla stessa fonte in successione, la prima occorrenza riporterà l’indicazione autore-data, mentre alle successive sarà sufficiente riportare tra parentesi il numero delle pagine.
Es. di citazione nel corpo del testo:

Tornando da Milena al padre (o dalla madre al padre?), e dalle preghiere ai rimproveri, consideriamo con Žižek la recriminazione sostanziale di Kafka nei confronti del padre, ossia quella di non essere abbastanza potente (Žižek, 2016b, p. 95), di essersi spogliato delle insegne dell’Altro. La crisi del paterno è prima di tutto un fallimento dell’ordine simbolico: “ci si infastidisce per l’eccesso di vitalità del padre, e ciò presuppone già il fallimento dell’autorità simbolica” (p. 93).

Se una citazione è tratta dalla stessa pagina della citazione che la precede, sarà sufficiente porre tra parentesi la dicitura (ib.) che va sempre in tondo e sempre abbreviata nel modo indicato.

•Nel caso che in bibliografia generale siano riportate per uno stesso anno più opere di uno stesso autore, queste saranno distinte con l’aggiunta di una lettera progressiva (a, b, c) a seguire la data di pubblicazione, lettera che andrà indicata anche nel rinvio bibliografico nel testo. Se, per esempio, la bibliografia finale riporta le seguenti opere:

Saitta, P., 2013a, Informali, Stato, élite e marginali alle prese con l’irregolarità. Un’introduzione critica, in “Etnografia e Ricerca Qualitativa”, 6, 1, pp. 5-12.

Saitta, P., 2013b, Quota zero. Messina dopo il terremoto: la ricostruzione infinita, Roma, Donzelli.

I rinvii dovranno indicare la lettera corrispondente, per cui saranno del tipo: (Saitta, 2013a, p. 7).

Le BIBLIOGRAFIE vanno ordinate in ordine alfabetico crescente (A-Z) secondo questo criterio di ordinamento:

Bibliografia (in grassetto)
Cognome dell’autore (degli autori), Iniziale del nome, Anno di pubblicazione, Titolo, Città, casa editrice

Es.:

Cardona, R., 1976, Introduzione alla sociolinguistica, Torino, Loescher.

Cervini, A., Scarlato, A., Venzi, L., 2010, Splendore e miseria del cinema. Sulle Histoire(s) di Jean-Luc Godard, Cosenza, Pellegrini.

I rinvii nel testo di questo tipo:

(Cadorna, 1976)
(Cervini et al., 2010)

Per le opere in lingua straniera di cui esista una traduzione nella lingua dello scrivente, il criterio generale adottato è quello di indicare l’edizione consultata, facendola poi seguire dai dati dell’edizione originale, ed. or. (éd. or. en français), senza ripetere cognome e iniziale dell’autore:

Foucault, M., 1976, Sorvegliare e punire, traduzione italiana di Alceste Tarchetti, Milano, Feltrinelli; ed. or. 1975, Surveiller et punir, Paris, Gallimard (per chi scrive in italiano).

Agamben, G., 1997, Homo sacer. Le pouvoir souverain et la vie nue, traduction française par Marilène Raiola, Paris, Seuil ; éd. or. 1995, Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, Torino, Bollati Boringhieri; (per chi scrive in francese).

I rinvii nel testo di questo tipo:

(Foucault, 1976, pp. 15-16)

(Agamben, 1997, p. 23)

Citazioni di articoli in rivista:

Autore, anno, titolo articolo in corsivo, in “titolo rivista”, volume, n., pp.

Es:

Bourgois, P., 1998, The moral economy of Homeless Heroin Addicts: Confronting Ethnography, HIV Risks and Everyday Violence in S. Francisco Shooting Gallery, in “Substance use & misuse”, ii, 33, pp. 2323-2351.

Citazioni di saggi in volume:

Cognome, iniziale Nome, anno, titolo in corsivo, in Cognome, iniziale Nome (a cura di/ed.), titolo in corsivo, città, casa editrice, pp.

Esempio in italiano:

Scheper Hughes, N., 2000, Il sapere incorporato: pensare con il corpo attraverso un’antropologia medica critica, in Borofsky, R. (a cura di), L’antropologia culturale oggi, Roma, Meltemi, pp. 281-292.

Esempio in francese:

Didi-Huberman, G., 2015, Gestes, Fêlure, Terre, in Formis, B. (dir.), Gestes à l’œuvre, Saint-Vincent de Mercuze, De l’incidence éditeur, pp. 15-30.

Esempio in inglese

Hellio, E., 2014, We don’t have women in boxes: Changing seasonal mobility of female farmworkers between Marocco and Andalusia, in Gertel, J., Sippel, S. R. (eds.), Seasonal Workers in Mediterranean Agricolture. The Social cost of Eating Fresh, London, Routledge, pp. 141-157.

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